L’adolescente ed il gruppo
Uno dei compiti dell’adolescente è quello di diventare autonomo e di individuarsi attraverso la separazione dai genitori.
L’adolescenza, porta con sé un importante ruolo sociale, essa è fondata su di un passaggio di ruolo affettivo e sociale, da figli della famiglia naturale si diventa figli della comunità sociale nella quale si vive.
Questa fase è caratterizzata da una vera fame di relazioni sociali da una socializzazione orizzontale verso i propri pari. Questo aspetto dell’adolescenza, lo stare insieme è importante non solo dal punto di vista affettivo ma anche cognitivo e sociale perché facilita l’acquisizione di un nuovo ruolo all’interno della società.
Cognitivo perché si assiste al formarsi del pensiero ipotetico deduttivo, della possibilità di ragionare in astratto e di riflettere su di sé e sugli altri, e sociale per l’acquisizione del nuovo ruolo che l’adolescente va acquistando nella società.
Pietro Polli Charmet afferma che la creazione di un gruppo adolescenziale è una questione affettiva e simbolica che caratterizza tutto il percorso di crescita del ragazzo.
Secondo lo psicanalista Fornari il gruppo è una realtà psichica che nasce da un’esperienza di accomunamento spazio-temporale di più individui tra di loro comunicanti, in vista di obietti tra i più diversi reali o immaginari, autocentrati o etero centrati.
Si possono distinguere due tipi di gruppi quello formale e quello informale. Il gruppo informale, cioè quello che nasce in modo spontaneo, prende vita proprio lì in quello spazio in cui finisce il controllo dell’adulto e si apre lo spazio del gioco e della condivisione. Ciò che lo caratterizza è l’intensità delle relazioni interpersonali.
Il gruppo dei pari fornisce sostegno e sicurezza permette di sperimentarsi in comportamenti autonomi, stimola il confronto con gli altri e permette anche attraverso questo confronto di trovare soluzioni a problemi che sono simili.
Il gruppo ha precise funzioni in questa fase delicata dello sviluppo, è un sostegno affettivo per il processo di separazione dagli affetti primari. Processo che permette di sacrificare gli idoli dell’infanzia e di metterli in una sorta di cassa integrazione affettiva. L’adolescente supportato dal gruppo si sente buono proprio perché supportato dal gruppo .
Attraverso la relazione di gruppo, l’adolescente introietta i valori, gli ideali della propria generazione e grazie al ruolo di membro del gruppo rompe l’appartenenza al gruppo dell’infanzia, inoltre il gruppo funziona come sostegno funzionale alla elaborazione del lutto che ogni adolescente vive sia nei confronti del proprio sé narcisisticamente investito, sia nei confronti della separazione dai genitori. Altra importante funzione svolta dal gruppo è quella di sostegno nella realizzazione dei compiti di sviluppo e provvede alla nascita di una nuova struttura psichica. Super io che deriva dall’infanzia mentre da questa nuova fase nasce e sedimenta l’ideale dell’io che deriva dal gruppo sociale che permette di vivere ciò è vietato dal super io. Tutto questo, permette la nascita di un nuovo soggetto sociale.