La conoscenza dell’altro inizia da bambini
Articolo del 12/04/2018 dal blog www.uppa.it
I bambini pian piano costruiscono una teoria sul funzionamento degli esseri umani, grazie alla quale sono in grado di entrare in contatto con stati d’animo ed emozioni altrui
I bambini sviluppano presto una “Teoria della Mente”. Con questa definizione gli psicologi si riferiscono a una serie di competenze del bambino relative alla capacità di mentalizzare il comportamento, ovvero di attribuire stati mentali agli altri, per interpretare e anticipare le loro credenze e azioni. Questo vuol dire che “io penso che tu pensi”: se mamma pensa che io sto dormendo, io posso giocare di nascosto senza che lei lo sappia. Questa competenza sarebbe individuabile precocemente in bambini con sviluppo normale, e farebbe la sua comparsa verso i 2 anni. Inoltre già prima di questa età sarebbero osservabili importanti acquisizioni, come il fatto di indicare per chiedere qualcosa, e l’attenzione condivisa con l’adulto verso un oggetto o un gioco, che servono come importanti allenamenti per imparare a stare con gli altri e comprenderli.
Cos’è la Teoria della Mente?
La Teoria della Mente è una capacità cognitiva che permette al piccolo di rappresentare nella sua mente le credenze, le emozioni, le percezioni e i desideri propri e degli altri, e di usare questa conoscenza per fare delle previsioni sui comportamenti futuri. Si osserva il comportamento dell’altro, si intuisce o comprende il pensiero, l’emozione, la credenza che ci sta dietro, e si usa quell’informazione.
Tutto procede per passi e questa capacità compare gradualmente…
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