E ora cosa faccio? Come cambia la percezione del futuro durante la crescita (dal sito www.uppa.it)
Bambini e giovani hanno una percezione differente del tempo, legata alla costruzione della propria identità: i genitori hanno un ruolo centrale nell’ aiutarli in questo percorso
«Questa estate non voglio fare niente. Voglio solo chiudermi nella mia stanza e riposare. Non voglio pensare a niente». Questa la frase di una adolescente di 17 anni nell’ambito delle sue riflessioni sull’estate che si sta avvicinando.
Questo esempio ci consente di riflettere su come il tempo nell’adolescenza possa essere vissuto non solo come portatore di aspettative e vitalità, ma anche come un’interruzione, un bisogno di fermarsi, attendere, bisogno da cui partire per la costruzione del proprio sé.
L’adolescenza è una fase evolutiva in cui, insieme alle modifiche corporee, cognitive, emotive, si ristruttura il macrosistema spazio-temporale di riferimento. In altri termini, se il bambino vive immerso nel presente, per il giovane il tempo del futuro assume nuove sfumature e risvolti: il tempo viene caricato di significato, così come di angosce e speranze…
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